Le auto elettriche inquinano più dei diesel

L’auto elettrica inquina più del diesel: è uno degli argomenti più usati da chi si oppone alla rapida diffusione dei veicoli alla spina, anche se parecchi studi scientifici hanno dimostrato che è vero il contrario (il diesel inquina più dell’elettrico: lo spiegava già un rapporto dell’Agenzia europea per l’ambiente nel 2018).

Nella “trappola” dell’auto elettrica che emette più CO2 dei motori termici è finito anche l’amministratore delegato di Toyota e numero uno dell’associazione giapponese dei costruttori auto (Japan Automobile Manufacturers Association), Akio Toyoda, che a metà dicembre in una conferenza stampa ha criticato la corsa dei produttori verso i modelli a batteria.

In sostanza, Toyoda ha affermato che una crescita troppo rapida dell’auto elettrica rischia di far collassare l’industria automobilistica e di far aumentare le emissioni di anidride carbonica, poiché in Giappone gran parte dell’energia elettrica proviene dalle centrali a gas e carbone.

Per chiarire, ancora una volta, come stanno realmente le cose, Rse (Ricerca Sistema Energetico) ha pubblicato una breve nota in cui riassume i vantaggi ambientali dei veicoli alla spina rispetto a quelli con motori termici.

Per prima cosa, osserva RSE, bisogna valutare attentamente i parametri che influenzano l’analisi di “ciclo di vita” LCA (Life Cycle Assessment), vale a dire, l’analisi che consente di stimare a quanto ammontano le emissioni inquinanti complessive di una vettura.

Questi parametri sono:

  • mix di fonti energetiche usate per produrre l’energia elettrica che ricarica le batterie;
  • confrontabilità dei veicoli con caratteristiche e prestazioni che devono essere simili;
  • stima dei consumi energetici in condizioni reali di guida, evitando di utilizzare i consumi rilevati durante i cicli di omologazione (questi ultimi, infatti, sottostimano i consumi reali, soprattutto per le auto a combustione interna e quelle ibride plug-in: si veda questo articolo);
  • vita media di veicoli e batterie;
  • emissioni di CO2 legate alla produzione delle batterie (spesso tali emissioni sono sovrastimate, perché riferite alle industrie cinesi con elevata intensità carbonica del mix energetico).

Per quanto riguarda l’Italia, si legge nella nota di RSE, considerando tutti i fattori – in particolare che già oggi il 37% dell’energia elettrica prodotta nel nostro Paese è da fonti rinnovabili – le auto elettriche hanno un impatto ambientale inferiore in confronto alle vetture benzina/diesel, con riferimento non solo alle emissioni di CO2 ma anche agli altri inquinanti atmosferici.

Il grafico sotto, pubblicato nella nota di RSE, riassume il confronto tra le esternalità ambientali (vale a dire, tra i costi ambientali) associati alle emissioni atmosferiche (CO2 e altri gas-serra) di tre modelli di Volkswagen Golf: elettrica (versione 2017), diesel e benzina.

Le auto elettriche inquinano più dei diesel
Fonte: tratto da Girardi, Pierpaolo, Cristina Brambilla, and Giulio Mela. “Life Cycle Air Emissions External Costs Assessment for comparing Electric and traditional passenger cars.” Integrated environmental assessment and management (2019).

E si vede chiaramente che la Golf elettrica ha un impatto ambientale (espresso, come detto sopra, in termini di costi esterni ambientali) del 50% circa inferiore rispetto al modello diesel

Si veda anche l’articolo (con altri dati RSE) Inquinamento, auto elettrica vs diesel: un dossier per chiarire

E anche in Giappone, scrive RSE, dove il carbone vale il 30% del mix di generazione elettrica, la presenza massiccia di fonti fossili riduce il vantaggio ambientale del veicolo elettrico su quello a combustione interna, ma senza annullare tale vantaggio.

DESIDERO RICEVERE LA NEWSLETTER

Le auto elettriche inquinano più dei diesel

La ricerca scientifica è certa di questo: decidere di acquistare un moderno veicolo diesel vuol dire rispettare l’ambiente maggiormente rispetto una vettura elettrica. I motivi? Diversi e da non sottovalutare nel lungo periodo

Pensiamo alle auto elettriche e quello che la nostra mente suggerisce è “impatto zero sull’ambiente”. Coloro che decidono di abbandonare i vecchi motori diesel e benzina, per abbracciare questa nuova tecnologia, sono normalmente persone attente agli effetti che i loro acquisti possono avere sul prossimo, sul mondo e sulle generazioni future. Tutto questo perché si associa l’assenza di emissioni durante l’utilizzo, all’assenza di emissioni in generale. Purtroppo non è così, la bellissima idea di non inquinare con una vettura elettrica è quanto meno un’idea e non realtà.

Bordi blu, verdi, icone con spine, foglie, schermi digitali con vari dati eco-simpatizzanti, sono i tanti mini segnali che vengono usati per differenziare una vettura elettrica da una diesel o benzina. Politiche di marketing usate dalle varie case per creare una distinzione rispetto gli altri, in una sorta di status symbol. Processi decisionali, spinti da una politica generale ancora troppo corta, che con uno sguardo complessivo ampio e globale, porta ad evidenziare un aspetto ignorato dalla maggioranza delle persone: le auto elettriche inquinano più di quelle tradizionali.

Le motivazioni non sono mosse da qualche lobby delle vecchie industrie, ma da diversi studi, scollegati ed indipendenti fra di loro, tutti che convergono sullo stesso risultato. Chi sono questi enti di ricerca? Il prestigioso MIT (Massachusetts Institute of Technology), leader mondiale nella ricerca, afferma quanto detto dal CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche), dall’Automobil Club Tedesco ADAC.

Le auto elettriche inquinano più dei diesel

Sviluppare un’auto elettrica non è come svilupparne una tradizionale. Gli aspetti meccanici del motore, vengono sostituiti dalle batterie. Autonomia, tempi di rifornimento e limite di percorrenza sono diversi. Anche la modalità di produzione è diversa e interessa distinti problemi. Le batterie delle auto elettriche sono il cuore principale, fautrici del successo o dell’insuccesso di un modello, ma anche dell’intera filosofia di alimentazione. Litio e cobalto sono minerali fondamentali per questi beni, senza i quali non è possibile realizzare la produzione. Essendo prodotti materiali, concettualmente finiti, in quanto non inesauribili in natura, vanno anche incontro a politiche di prezzo e di mercato. Basta osservare l’andamento del prezzo del cobalto negli ultimi anni, con una quasi bolla speculativa appena scoppiata, per capire come questa tecnologia sia molto dipendente anche da questo aspetto.

Le auto elettriche, è vero, durante la loro percorrenza, hanno emissioni pari a zero, per quel che riguarda l’alimentazione. La parte legata al consumo di freni e pneumatici, attualmente non eliminabile, rimane purtroppo. Quello che però varia, ed è superiore ai benzina/diesel è la parte legata alla produzione e alla creazione di energia elettrica da fonti non rinnovabili, o per lo meno derivanti da un mix.

Produrre e smaltire una vettura tradizionale, benzina o diesel, ha un impatto minore sull’ambiente, pari quasi alla metà rispetto alle vetture elettriche. In altre parole, produrre o smaltire un’elettrica ha un impatto doppio rispetto ad una tradizionale. Il motivo? Come abbiamo detto prima, il prezzo delle batterie è in funzione dei materiali di costruzione, attualmente in possesso di pochissime nazioni in grandi quantità, capaci quindi di creare una sorta di oligopolio per questi materiali. La Cina inoltre, si sta dimostrando molto attenta a queste tematiche ed infatti sta sviluppando ingenti investimenti in Congo (60% delle riserve mondiali) e nel continente Africano. Oltre a questo aspetto, che possiamo definire iniziale, anche lo smaltimento è quantomeno fondamentale per non andare a inquinare il suolo, con mega discariche. Se è vero che esistono progetti piloti, ancora non c’è una comune direzione per questo problema.

Le auto elettriche inquinano più dei diesel

Tutte le ricerche finora sviluppate, sono però concordi nell’utilizzare il “carbon footprint” come aspetto chiave e fondamentale per il confronto tra la nuova era che sembra arrivare, e quella attuale. Questo termine inglese ingloba sia le emissioni dirette che quelle legate alla produzione e afferma che nel caso di una nazione con produzione di energia mista, come Germania o Italia ad esempio, una vettura elettrica deve percorrere (nei casi massimi) circa 580.000 chilometri per essere più eco compatibile rispetto ad un diesel. Hai letto bene, 580.000 chilometri. Tutto ciò perché la produzione di energia elettrica è un mix di fonti di energia, dal carbone alle rinnovabili. Solo 5 nazioni nel mondo (Francia, Paraguay, Islanda, Svezia e Brasile), grazie al forte impatto delle rinnovabili, avrebbero auto elettriche realmente più eco-compatibili rispetto a diesel e benzina. Tutto potrebbe cambiare se nel mondo si sviluppassero, in modo concreto e globale le energie rinnovabili. Questo aspetto è però qualcosa di indefinito come progettualità concreta. L’efficienza produttiva non è la medesima per un impianto idroelettrico, a biomasse o altro. Il solare ha ancora un valore di trasformazione in energia elettrica basso rispetto ai competitor, per non parlare dell’eolico. Come dire, le idee ci sono e la strada è quella buona, la svolta su quando queste fonti siano completamente sfruttabili, è difficile da stabilire in ambito temporale. È vero che alcuni stati hanno investito molto, ma queste forme di produzioni di energia dipendono molto anche dalla morfologia dello stato stesso. Pensiamo ad esempio al Paraguay, percorso da un’importante componente idrica: è normale aspettarsi un 100% di energia proveniente da fonti idroelettriche.

Le auto elettriche inquinano più dei diesel

Oltre a questo dato, i recenti dati parlano chiaro. Nel 2017 le auto elettriche sono appena l’1% di quelle immatricolate. Infrastrutture assenti, prezzi più alti di un 20% rispetto a quelle tradizionali, scarsa autonomia e lentezza del rifornimento sono gli indiziati per questo ritardo nella partenza. Se in Cina, le case produttrici di vetture sono anche responsabili dello smaltimento, nel resto del mondo questo aspetto manca e non fa che ritardare uno dei veri problemi di queste vetture, ovvero il riciclo nel fine vita.

A contorno di tutto ciò, il Parlamento Europeo ha deliberato da pochi giorni un progressivo taglio delle CO2 dopo il 2020, arrivando al 40% in meno entro il 2030. Non si capisce perché si rimane concentrati sul solo dato “istantaneo” dell’utilizzo del mezzo e non di una serie di dati più allargati, quali produzione e smaltimento. Una vera lotta all’inquinamento deve partire dal punto zero del processo, fino alla fine e riciclo, se l’intento è andare a risolvere totalmente il problema dell’inquinamento e non creare toppe su toppe. In questo modo, potremo dare ai nostri figli una strada chiara e ben definita di quello che significa avere un mondo più sostenibile. Perché questi aspetti non si risolvono in dieci anni, ma è fondamentale partire entro 10 anni, per aver la possibilità di avere aria fresca anche fra cent’anni.

Perché le auto elettriche inquinano di più?

In altre parole, la centrale elettrica utilizza 1.850 kWh in gasolio o in metano per farne arrivare 400 alla auto elettrica presa in esame e immette in atmosfera gas di combustione in una quantità pari a 1,75 volte superiore a quella emessa dall'auto con motore tradizionale.

Quanto inquinano le batterie delle auto elettriche?

Le vetture elettriche, dalla costruzione alla rottamazione, possono arrivare a produrre emissioni che oscillano da un minimo di 5,5 g/km (100% rinnovabili) per una smart elettrica (migliore dei casi), molto vicino allo zero effettivo, a un massimo di 155 g/km (ricarica maggiore/uguale 70% fossili).

Qual è l'auto che inquina di meno?

Attualmente, i motori diesel hanno ridotto le emissioni di NOx fino al 90%, equiparandosi ai motori a benzina. Allo stesso tempo, questi tipi di motori diesel consumano meno carburante ogni 100 chilometri, riducendo l'emissione di CO₂ nell'atmosfera rispetto a quelli a benzina.

Qual è la macchina che inquina di più?

La fusione tra Fca e Psa, che ha dato vita a Stellantis, è avvenuta solo a gennaio 2021, ecco perché i dati delle due società sono separati. Ma quelle della sola Fiat Chrysler Automobiles sono le auto più inquinanti perché hanno fatto registrare le emissioni più alte per veicolo.